Il "vulcano" più piccolo d'Italia XV secolo

Il "vulcano" più piccolo d'Italia XV secolo

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prova bianco/nero

si trova fra il Torrente Tramazzo e Fiume Montone ovvero tra Portico e Tredozio - detto il VULCANO DEL MONTE BUSCA
Presso il podere Ca’ Forte, in località Inferno, si trova il fuoco del “vulcano” più piccolo d'Italia.
E’ un fenomeno particolare e interessante: si tratta di emanazioni di idrocarburi gassosi che a contatto con l'ossigeno dell'aria, una volta innescata la combustione, bruciano, dando vita al fenomeno detto delle "fontane ardenti", citato fin dal Medioevo come evento magico e soprannaturale. Le emissioni furono sfruttate fino agli anni cinquanta, con modeste produzioni: rimane il fascino di uno spettacolo da non perdere.
Uno dei primi documenti che cita il vulcanello della Busca è il libro di Leandro Alberti, pubblicato la prima volta a Bologna nel 1550, Descrittore Di Tutta L’Italia:

"Poscia da Portico un miglio discosto vedesi un luogo da gli abitatori del paese demandato Inferno, ov'è la terra negra et ponderosa, nella quale vi è un buco largo da piedi quattro ov'esce una fiamma di fuoco, essendo accesa la terra con un solferino acceso et abbrucia ancora le legna verdi postevi et s'estingue con panni di lana gettativi sopra. Et quivi vicino ritrovasi assai medaglie d'oro argento e di metallo"

(Leandro Alberti, 1577 Descrittore Di Tutta L’Italia).

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