Le Chiese di Roma: "Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino"

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all'Aventino" in copertina

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Sant'Anselmo all'Aventino" sará esposta in prima pagina
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Ecco data e ora in cui sará esposta:

06.03.2019 Dalle ore 22:00 alle ore 00:00

Siamo sulla piazza dei Cavalieri di Malta, sotto il muro a sinistra: un riparatore di biciclette, al centro apprendisti giovani pittori.
A destra il portone che immette alle proprietà del Gran Priorato dell'Ordine dal quale, accostando l'occhio al buco della serratura, si può vedere, in una prospettiva di galleria formata da un viale di piante appositamente tagliate, la cupola di S.Pietro.

Ispirato dal libro "Le Chiese di Roma negli acquarelli di Achille Pinelli" apro una nuova serie fotografica dedicata a questi luoghi di culto.
Le Chiese di Roma sono più di 900 e ciò ne fa la città con più chiese al mondo; la loro storia accompagna quella della città da diciassette secoli, segnandone l'evoluzione religiosa, sociale ed artistica.

20) Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino

All'angolo sud-ovest della piazza dei Cavalieri di Malta si trova la chiesa benedettina di S.Anselmo dedicata, ai primi del '900, al santo arcivescovo di Canterbury. Il complesso costituisce uno dei più imponenti esempi neoromanici realizzati a Roma verso la fine dell'Ottocento. Fu commissionato dall'ordine dei Benedettini che, accogliendo l'invito di Leone XIII a far rinascere gli studi cattolici, istituirono il seminario internazionale benedettino. Il progetto fu curato dall'abate belga Ildebrando de Hemptinne, primate dell'ordine, coadiuvato da Francesco Vespignani. I lavori, iniziati nel 1893, terminarono nel 1900.
Il cancello di accesso , incorniciato da due colonne, introduce ad un vialetto attraverso il quale si arriva in un quadriportico dove è situata la statua in bronzo di S.Anselmo , realizzata dallo scultore svizzero A. Wider di Widnau.
La facciata è ornata da monofore su finta galleria mentre l'interno è a tre navate, spartite da 12 colonne di granito grigio lucido e soffitto a capriate lignee. Le absidi sono decorate da mosaici raffiguranti Angeli, opera del monaco tedesco Radbodus Commandeur. Sotto l'altare maggiore in marmo bianco sono conservate le reliquie di S.Anselmo mentre la cripta, a cinque navate con 20 colonne di marmo rosso di Baveno, conserva 16 altari. Adiacente alla chiesa è la Badia Primaziale della Confederazione Benedettina. Ha sede qui anche il Pontificio Ateneo S.Anselmo ed il Pontificio Istituto Liturgico, il Collegio degli studenti benedettini e la Curia dell'abate Primate. All'interno del collegio si susseguono due chiostri che hanno un portico in comune: realizzati in laterizi a vista, sono entrambi di forma quadrata, con cinque arcate per lato sorrette da robusti pilastri. I cortili interni sono tenuti a giardino, al cui centro sono poste fontane. La chiesa sorge sui resti di una ricca "domus", ritenuta quella di "Pactumeia Lucilia", da cui proviene uno splendido mosaico, visibile nel monastero, raffigurante "Scene del mito di Orfeo" (II-III secolo d.C.). La chiesa è molto nota per le suggestive esecuzioni di canti gregoriani che i padri benedettini offrono in occasione delle celebrazioni liturgiche. Il monastero ospitò il Dalai Lama durante la sua visita a Roma.

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