Le Chiese di Roma: "Chiesa di San Lorenzo in Miranda"

La tua foto Le Chiese di Roma: "Chiesa di San Lorenzo in Miranda"
in copertina

Con i nostri auguri: la tua foto Le Chiese di Roma: "Chiesa di San
Lorenzo in Miranda" sará esposta in prima pagina
https://www.fotocommunity.it .

Ecco data e ora in cui sará esposta:

18.01.2020 Dalle ore 00:00 alle ore 04:00

Ispirato dal libro "Le Chiese di Roma negli acquarelli di Achille Pinelli" apro una nuova serie fotografica dedicata a questi luoghi di culto.
Le Chiese di Roma sono più di 900 e ciò ne fa la città con più chiese al mondo; la loro storia accompagna quella della città da diciassette secoli, segnandone l'evoluzione religiosa, sociale ed artistica.

26) "Chiesa di San Lorenzo in Miranda"

"Veduta dalla terrazza sopra il Foro Romano. La Chiesa di San Lorenzo in Miranda si può ammirare sulla sinistra della foto incorniciata dalle colonne dei templi. Sullo sfondo si vede la Basilica di Santa Francesca Romana, già pubblicata nella mia serie delle chiese per Fotocommunity con il numero 13). Dietro alla Basilica, a completare la splendida veduta, impera il Colosseo."

San Lorenzo in Miranda è una delle chiese di Roma. Dedicata al diacono romano Lorenzo, è situata nel Foro Romano, all'interno del Tempio di Antonino e Faustina, e risale al VII o XI secolo.

Venne costruita una scala che permetteva l'accesso al portico dal lato del foro, ma i successivi scavi archeologici che hanno riportato alla luce il livello originario della zona in epoca imperiale hanno reso impraticabile l'accesso da quel lato.

Nel 1429/1430 papa Martino V concesse la chiesa alla Universitas Aromatorium, il "Collegio degli Speziali", i quali utilizzano ancor oggi i locali adiacenti la chiesa per ospitare un museo ed anche un archivio che contiene, tra le altre, ricette firmate da Raffaello Sanzio. A seguito di questa concessione vennero costruite delle cappelle laterali.

Nel 1536 fu deciso di restaurare le forme originarie del tempio, rimuovendo le cappelle laterali e altre aggiunte. La sistemazione venne alterata nuovamente nel 1602 da Orazio Torriani, che rimodellò la chiesa dotandola di una singola navata con cappelle laterali. Nel 1801 iniziarono gli scavi archeologici.

L'aspetto della chiesa è molto simile al tempio originario, in quanto furono limitati i lavori che ne stravolgessero l'impianto: persino l'abside non venne mai costruita, preservando la struttura della cella del tempio. Nell'attuale chiesa sono visibili diversi dipinti. Fra gli autori più celebri sono da citare Pietro da Cortona ed il Domenichino.