Acid Green

Acid Green

Tratto dal racconto di narrativa facente parte della trilogia Le avventure di Mary Mc Raimond
La donna onirica pag. 8

Titolo: Acid Green

Un giorno storico
Il “Progetto Defence”, ha riunito importanti personalità del mondo politico e non solo.
Per informare l’intero pianeta circa il pericolo di un imminente cataclisma naturale, chiamato “Acid Green”, un comunicato stampa ed uno radiofonico avevano chiarito i punti di discussione più importanti esaminati durante i molteplici incontri programmati nella settimana dedicata alla “salvaguardia dell’umanità”.
Una riunione al vertice vista da milioni di telespettatori, ascoltata in diretta e simultaneamente in tutto il pianeta, avvenuta prima del congresso, aveva scosso l’opinione mondiale:
presto sarebbe scoppiata una guerra chimica!
Tuttavia, la maggior parte delle persone era scettica e poco propensa a credere che l’umanità era davvero in serio pericolo!
Durante il congresso si erano avvicendati personaggi importanti facenti parte di tutti gli organi di stato maggiori, in riferimento ad un possibile conflitto mondiale.
Dorian Seinburg è un uomo di circa 39 anni, calvo, occhi grigi, le sue origini sono siciliane, vive a Palermo e attualmente si trova a Washington dove collabora al progetto Defence.
Egli spiegò che ogni operazione militare avrebbe avuto una parola o una frase in codice.
La diretta satellitare era iniziata più o meno così:

La voce di Dirky Holmess ed il viso della donna spuntarono da dietro le telecamere.
<…dalla Casa Bianca, oggi, assisterete
ad uno dei più importanti incontri al vertice nella storia dell’umanità,
sarete informati circa le misure di sicurezza che verranno adottate
al fine di sventare atti terroristici di qualsiasi genere,
provenienza o natura essi siano!
Abbiamo evitato due pericolosissimi attacchi chimici al nostro paese,
purtroppo non conosciamo ancora i mandatari, né la provenienza.
Stiamo parlando di una possibile ondata di piogge acide e collose
capaci di falciare interi raccolti in poche ore!
Il gruppo di scienziati e ricercatori,
al quale è stato assegnato l’incarico di risolvere il problema
dal Presidente degli Stati Uniti, dichiara
dopo i test effettuati su campioni di varia natura,
che il controllo del fenomeno è difficile da gestire e da arginare.
La soluzione per limitare i danni all’eco sistema sarebbe
bloccarne l’espansione attraverso un gas alternativo
che, però, potrebbe essere, nel tempo, nocivo alla salute dell’uomo!>
L’assemblea passò al secondo argomento di discussione:
gli attentati sempre più frequenti sferrati da bande criminali perfettamente organizzate e collegate tra loro da una fitta rete di contatti.
l’FBI, la CIA e le Forze Armate avrebbero fatto automaticamente
la cosa giusta per proteggerci?>
A parlare era sempre il colonnello Dorian Seinburg, il suo intervento era chiaramente rivolto al generale a quattro stelle Domenico Maccotta, nato in Italia, che aveva avuto il comando delle operazioni speciali.
La riposta arrivò e immediatamente.
I rapporti forniti da parte dell’ufficiale furono soddisfacenti.
Migliaia di agenti federali dell’FBI erano stati sguinzagliati per tempo sulle tracce di tutti i componenti della banda “Falsi d’autore” (solo in Italia aveva annoverato circa 50 vittime, negli States il numero era ormai imprecisato) mentre la CIA cercava di capire cosa stesse accadendo nei paesi arabi e nelle principali città europee.
L’unico paese non menzionato era la Gran Bretagna.
Tra gli agenti speciali chiamati per l’Italia c’era Luca Corradi.
Su di lui confidava molto l’EFI per la cattura di Sean Kilkenny, uno dei componenti dell’organizzazione ritenuta mafiosa con fini terroristici.
Nel programma della settimana vi erano delle riunioni presiedute dai principali rappresentanti dell’FBI, della CIA, del Dipartimento della Difesa, del Dipartimento di Stato e, spesso, anche di altre Agenzie.
David Runderford
L’ultimo ad entrare nella grande sala del congresso fu un uomo alto, brizzolato, di corporatura robusta, gli occhi azzurri venivano messi in risalto dall’uniforme blu oceano che indossava.
Il suo nome è David Runderford.
Quando il capo della Nasa (vedovo da dieci anni, vive a Washington dove collabora al progetto) si sedette per redigere il riesame dell’“Operazione Defence”, sapeva di avere un problema.
Doveva spiegare le cause che avrebbe portato una normale onda a divenire un vero e proprio disastro ecologico e non solo, “l’Onda Anomala”, così era stata denominata dagli scienziati, poteva sommergere in pochi giorni, se supportata da fattori ambientali conosciuti, il terzo pianeta in ordine di distanza dal sole: la terra.
Secondo le teorie del gruppo di ricerca di Runderford, diretto dal professore Walter Zichil (nato ad Atene, scapolo, attualmente residente a Las Vegas), il problema sarebbe nato nel momento in cui una crepa, un’enorme spaccatura, avrebbe percorso l’intero meridiano di Greenwich.
L’immensa frana, riempita dalle acque, e i due emisferi, separati dall’equatore, quello Boreale (detto anche continentale, composto in gran parte dalla terra ferma) e quello Australe (detto anche oceanico perché composto per la maggior parte di oceani), a causa di un surriscaldamento dell’intero pianeta provocato dalla guerra radioattiva proclamata dagli stati arabi, avrebbero innescato uno squilibrio genetico:
sarebbero stati risucchiati!
Questo primo cataclisma avrebbe preso forza rapidamente attraverso la litosfera, (la parte solida che comprende i quattro continenti: il c. antico (Europa, Asia, Africa), il c. nuovo (due Americhe), il c. nuovissimo (Australia) e il c. antartico o Antartide), l’idrosfera (composta dai mari) e l’atmosfera (composta da un involucro gassoso che avvolge il pianeta).
Qualora uno dei due emisferi si fosse venuto a trovare in contatto con l’Equatore, l’inevitabile collisione, nel tempo, avrebbe sviluppato una corrente elettrica tanto forte ed intensa da sollevare un’onda di detriti, mortale per tutta l’umanità.
Zichil riteneva possibile l’ipotesi di uno spaventoso terremoto con epicentro nell’oceano Indiano!
Lo scienziato, dopo mesi di ricerche e dopo aver assemblato tutte le notizie pervenute dai colleghi sull’argomento in questione, aveva informato Runderford durante una riunione a porte chiuse avvenuta a Washington, che l’unica via di uscita per arginare un simile meccanismo distruttivo sarebbe stata quella di rafforzare la magnosfera, l’unica ad avere la capacità di bloccare tutte le radiazioni cosmiche che giornalmente investono la terra oltre a quello di interagire con le particelle del vento solare.
Il problema sarebbe stato: in quale modo agire e con quali mezzi proprio sulla magnosfera?
E non solo.
Un negoziato ben articolato con i paesi Arabi poteva almeno allontanare il rischio di una guerra chimico nucleare.
La “Falsi d’autore” è un’organizzazione criminale famosa in tutto il mondo.
Opera celando il suo vero obbiettivo dietro a traffici di vario genere (per esempio l’import-export di vini dall’Italia di una marca molto conosciuta, prodotti in Sicilia), non ultimo, l’ingente quantitativo di preziosi e quadri d’autore rubati e messi in vendita sul mercato tramite aste apparentemente normali, alle quali partecipavano “stranamente” uomini molto influenti.
Per sviare le indagini la gang aveva innescato un piano a sfondo terroristico che funzionava alla perfezione:
nello stesso istante nel quale avveniva il furto, da qualche parte del mondo scoppiava una bomba, o più di una, dipendeva dall’importanza che aveva l’operazione.
Più le persone implicate erano importanti, più aumentavano le probabilità di una strage.
Assassinando uomini e donne innocenti tramite Sean Kilkenny e altri cinque o sei terroristi che militavano nell’esercito italiano e in quello americano, la “Falsi d’autore” si era guadagnata in poco tempo la fama di essere una tra le più pericolose potenze del terrorismo internazionale.
L’intento della banda di malviventi, per la maggior parte evasi di galera, era quello di dare il via ad un sistema di tangenti al fine di avere una percentuale su tutti i traffici aerei, marittimi e terrestri (ferroviari e stradali).
Un obiettivo ben strutturato e congeniato alla perfezione, appoggiato dagli Emirati Arabi.
L’FBI aveva fallito nell’intento di bloccare, almeno in parte, l’ondata di terrore.
Secondo Zichil qualcosa o qualcuno al vertice avrebbe fatto in modo e maniera che le operazioni anticrimine fossero prevedibili per la “Falsi d’autore”.
Già da diverso tempo era nato il problema della sicurezza informatica al quale bisognava porre rimedio al più presto.

Tratto da La donna onirica pag. 93

Un incontro destinato
Victor Side e Gery Dallow erano sullo stesso volo di Mary, diretti a Washington.
L’aereo aveva fatto scalo per il rifornimento a Francoforte.
Durante la pausa la donna scambiò qualche parola con i due ricercatori.
Dopo aver scoperto che entrambi lavoravano al programma di ricerca riguardante le possibilità di sopravvivenza di un essere umano sottoposto ad una guerra chimica ed erano in viaggio perché dovevano rispondere pubblicamente al Presidente, decise di svelare la sua identità e improvvisò un’intervista che avrebbe cercato di far mandare in onda all’interno dei vari dibattiti in programma, durante lo svolgimento del congresso Defence indetto e finanziato dagli Stati Uniti d’America.
Mentre il boing era in volo verso Washington, a causa del mal tempo, la luce venne a mancare e per qualche minuto scattarono automaticamente i sistemi di sicurezza.
Nell’arco di pochi secondi Mary entrò in uno stato di semi-veglia ed ebbe una sconvolgente visione che destò un enorme interesse nei due ricercatori, i quali si ripromisero di raccontarle, una volta finito il convegno, quello che lei aveva detto durante lo stato di trance.
Stato del Maryland – Annapolis
“Buongiorno signora Mc Raimond!”
Mary non si ricordava affatto dei due volti sorridenti che si era trovata di fronte al naso una volta arrivata sul luogo dell’appuntamento.
Dopo le presentazioni entrarono in un pub e davanti a tre caffé americani Gery iniziò a parlare:
“Signora Mc Raimond, abbiamo saputo della disgrazia che l’ha portata per giorni in bilico tra la vita e la morte.
E’ per questo motivo che siamo qui ora.
Noi ci siamo conosciuti prima del suo incidente, durante il viaggio in aereo...”
Mary continuava a non capire e ad annuire senza proferire parola.
Victor si intromise per raccontarle sinteticamente il sogno che lei aveva fatto ad occhi aperti al quale loro avevano assistito:
“Eravamo accanto a lei signora Mc Raimond proprio nel momento in cui , vedeva delle immagini.
Ha parlato di un alone bianco, di uno scudo di luce che entrava in collisione con un oggetto liquido di un colore verdastro. Lei, ovviamente, non ricorda nulla ma noi siamo rimasti sconvolti dalla precisione minuziosa con la quale ci ha descritto quello che le sarebbe accaduto in futuro!
Si rende conto di quanto può essere importante il suo contributo all’interno del programma di ricerca Defence?
La nostra proposta è questa: lei ci aiuti rivelandoci i suoi sogni premonitori sul futuro dell’umanità e noi le racconteremo in che razza di guaio si è andata a cacciare non volendo!
Parlo a nome di tutti coloro che stanno cercando una soluzione per salvare il mondo da una guerra chimica!”
Senza dire una parola di commiato, né aggiungere altro, Mary si ritrovò seduta al tavolo da sola. Jery e Victor le avevano lasciato due numeri di riferimento che avrebbe potuto usare nel momento in cui la sua risposta fosse stata affermativa.
La donna onirica pensò che doveva riflettere attentamente su cosa le stava accadendo intorno, sentiva crescere in lei uno stato di apprensione che non le piaceva affatto.
Compose il numero di Silvia.
Dopo poche ore era in macchina diretta a Washington.
A farle compagnia la voce di Peter consigliava ai radioascoltatori di non mettersi in viaggio.
Ed infatti, all’improvviso, cupi nuvoloni riempirono il cielo ed iniziò a piovere a dirotto.
Le gocce battevano sul vetro come lacrime di dolore.
continua